I gas fluorurati, noti anche come F-GAS, costituiscono la base di funzionamento di vari macchinari e apparecchiature, inclusi pompe di calore e sistemi di raffreddamento. Tuttavia, a causa del loro significativo impatto negativo sull’effetto serra, sono soggetti a regolamentazioni che saranno presto riviste.
La legislazione principale in questo ambito è rappresentata dal Regolamento (UE) n. 517/2014. Inoltre, è stata presentata una proposta di modifica a livello europeo il 5 aprile 2022, le cui disposizioni diventeranno operative a partire dal 1° gennaio 2024.
Ci avviciniamo al termine per diverse disposizioni previste dal Disegno di Regolamento UE, ma, soprattutto, sono stati recentemente adottati emendamenti il 30 marzo 2023, i quali potrebbero avere effetti significativi su alcune attività operative, a meno di eventuali modifiche ragionevoli.
L’approvazione definitiva del testo potrebbe arrivare in autunno, ma il percorso sta seguendo una direzione chiara, mirando giustamente a eliminare gradualmente i gas con impatto ambientale negativo a favore di soluzioni più sostenibili.
Gli obiettivi principali della politica europea includono:
- Ridurre progressivamente gli HFC (idrofluorocarburi) sul mercato europeo fino a eliminare completamente la loro produzione e consumo entro il 2050. Già a partire dal 2024, è prevista una riduzione del 23,6% rispetto ai volumi del 2015. Entro il 2027, questa percentuale scenderà all’11% e continuerà a diminuire fino a raggiungere lo zero entro il 2050.
- Rafforzare i requisiti per l’introduzione di prodotti contenenti gas fluorurati sul mercato unico dell’UE. Gli emendamenti proposti prevedono date specifiche per l’eliminazione graduale degli F-GAS nei settori in cui sono disponibili alternative, come la produzione di apparecchiature di refrigerazione, condizionamento d’aria, pompe di calore e quadri elettrici.
- Estendere l’attività di formazione e certificazione sui gas fluorurati anche ai refrigeranti alternativi.
- Migliorare il monitoraggio del commercio illegale consentendo alle autorità doganali di sequestrare e confiscare i gas fluorurati importati o esportati in violazione delle norme, in linea anche con la prossima direttiva sui reati ambientali.
È importante notare che, nonostante l’intento positivo di queste misure, alcune prospettate sono distanti dagli sviluppi tecnologici attuali e non permettono un periodo di transizione adeguato per l’adattamento, rischiando di penalizzare il mercato.
L’unità di misura dell’impatto sul cambiamento climatico di un gas è il GWP (Global Warming Potential), che indica l’impatto relativo rispetto all’anidride carbonica (CO2).
Le limitazioni sono molteplici. Ad esempio, una delle limitazioni introdotte dalla revisione del 2022 stabilisce che a partire dal 1º gennaio 2024 sarà vietato l’uso di gas fluorurati con un GWP pari o superiore a 2.500 per l’assistenza o la manutenzione delle apparecchiature di refrigerazione.
Inoltre, uno degli emendamenti di marzo 2023 ha introdotto un’ulteriore limitazione: entro il 2030, saranno vietati i gas con GWP superiore a 150, con alcune deroghe.
Nel settore residenziale, alcuni dei gas più utilizzati negli ultimi anni sono l’R32 e l’R410a, con un GWP rispettivamente di 675 e 2.088. Questo porterà il mercato a scegliere nuove soluzioni, di cui si sentono già delle anticipazioni.
In definitiva, è necessario iniziare a lavorare già ora in vista di questi cambiamenti.
Dario Ridolfi dal 2013 ha avuto modo di collaborare con associazioni di categoria, enti di formazione e accentratori del settore impiantistico per gli aspetti inerenti la formazione e la consulenza specifica legata a tematiche di natura legislativa di settore, con particolare riguardo ai meccanismi incentivanti. Si occupa in prevalenza di formazione, ma anche di supporto su alcuni aspetti tecnici specifici indirizzata a installatori e impiantisti, ha scritto articoli e testi tecnici. Ha svolto in passato anche formazione accreditata con gli ordini professionali.